domenica 17 aprile 2011

Un link interessante

Ho trovato proprio oggi questo link molto interessante riguardante la cosmesi naturale:
http://www.stampalternativa.it/liberacultura/?p=164
Si può anche scaricare un libro pieno di consigli e ricette in formato .pdf!
Interessante!

A presto!
Dabisly

Il mio primo sapone

Ciao a tutti!
Da poco ho iniziato a produrre alcuni cosmetici a casa e ho incominciato con il sapone, ho preso la ricetta da un libro acquistato su Aroma-zone “Le crée mes savons au naturel- L’art de la savonnerie à froid” di Leanne e Xylvain Chevallier, casa editrice Terre Vivante.

La ricetta che il libro propone è basata su 1kg di olii vegetali ma io ne ho usati la metà, per comodità.

Ingredienti:
125 g di olio di cocco
75 g di olio di palma
75 g di burro di karité
225 g di olio di oliva
68 g di soda
175 g d’acqua
1 mL di olio essenziale di ylang ylang
3 mL di olio essenziale di pompelmo
3 mL olio essenziale di bergamotto

Ho pesato la soda e l’ho disciolta nell’acqua facendo attenzione agli schizzi. La soda va aggiunta all’acqua e non viceversa, e bisogna stare attenti al fatto che quando la soda si scioglie produce una reazione esotermica, sprigiona calore, e quindi il bicchiere si riscalderà.
SP_A0200
Nel mentre ho sciolto gli olii a bagnomaria.
SP_A0199
Gli olii hanno un colore scuro dovuto all’olio di palma che è di un colore arancione molto forte.

Mentre gli olii e la soda si raffreddano un pochino, 5 minuti bastano ho pesato gli olii essenziali. per questa ricetta ne ho messi in po’ pochini, penso che la prossima volta cambierò le proporzioni.

Poi ho versato gli olii in un recipiente e ho aggiunto la soda, quindi ho iniziato a miscelare il tutto con uno sbattitore elettrico. La miscela diventerà opaca e inizierà ad addensarsi. Quando si inizierà a vedere la traccia significa che il sapone è quasi pronto per essere messo negli stampi, mancano solo gli olii essenziali che abbiamo pesato.

La traccia è un passaggio fondamentale nella fabbricazione del sapone. Possiamo accorgerci di essere arrivati al punto critico della reazione di saponificazione perchè sollevando lo sbattitore vediamo che il composto cola dalle spatole come se fosse un filo e esso rimane visibile per qualche secondo sulla superficie della massa che stiamo impastando.

Aggiunti tutti gli ingredienti si può procedere nel versare il composto negli stampi e il gioco è fatto.

Dopo una notte ho tolto il sapone dagli stampini perchè si era indurito e li ho messi ad asciugare su una piccola griglia.
SP_A0201
Questo è il risultato…. sembrano delle piccole tortine Sorriso ora stanno ancora asciugando e non vedo l’ora che siano pronti!
Alla prossima!
Dabisly

martedì 12 aprile 2011

Chimica in cosmetica: l’INCI

Ciao a tutti,
oggi vi “tartasso” con ben 2 post(s)!!! Volevo introdurre una nuova rubrica nel mio blog riguardo alla cosmetica, e come dice il titolo del post alla chimica che c’è dietro ad alcuni cosmetici che usiamo tutti i giorni. Innanzitutto non vorrei utilizzare il blog per fare review su prodotti che si trovano in commercio perchè penso che ci siano molti blog si questo argomento fatti anche molto bene; ma volevo appunto parlarvi del perchè si usano certi principi attivi al posto di altri e come mai si usano certi eccipienti ma soprattutto come possiamo cambiarli nel caso fossimo allergiche.
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Quando acquistiamo una crema dobbiamo sempre guardare l’INCI. Questa foto l’ho presa dal blog di Véronique Très Jolie perchè riporta tutte le caratteristiche proprie di un INCI (grazie mille Véronique!).
INCI significa International Nomenclature Cosmetic Ingredient, ovvero Nomenclatura Internazionale degli Ingredienti Cosmetici. Si tratta quindi di una lista contenente tutti gli ingredienti che compongono la crema che ci stiamo applicando. I vari componenti sono elencati in ordine decrescente, ossia da quello contenuto in maggiore quantità a quello contenuto in minore quantità.
I nomi degli ingredienti, inoltre, sono scritti nella nomenclatura IUPAC, che, per noi chimici, è come un linguaggio universale che ci consente di identificare ogni singolo componente in modo inequivocabile, senza fare confusioni nel caso ci fossero 2 o più componenti molto simili. pertanto se vi troverete davanti un nome come 2-ethoxy-benzyl-methyl ester non spaventatevi, se volete sapere di più scrivetemi un post e andrò a cercare che funzione ha questo componente nella vostra crema.
L’INCI inoltre riporta altre caratteristiche importanti come la quantità e la data di scadenza.
La scadenza di un cosmetico è un dato introdotto solo da poco tempo, penso che sia stato aggiunto solo pochi anni fa (forse nel 2004). Io sono sempre molto scettica riguardo a questo dato. Normalmente calcoliamo la data di scadenza di un cosmetico in base alla quantità d’acqua presente, al tipo di conservante utilizzato e al tipo di formulazione.
Vi faccio un esempio: un gel avrà una data di scadenza più breve di una crema, e una crema senza parabeni scadrà ancora prima di una crema con parabeni. Questo perchè i parabeni sono molecole alquanto stabili e prolungano in modo considerevole la durata di una crema.
Nei supermercati troviamo creme e gel che hanno una durata dai 6 mesi ai 24 mesi, mentre i prodotti interamente naturali, senza parabeni, hanno una data di scadenza che va da un mese a 3 mesi. Le date di scadenza riportate sull’etichetta sono generalmente molto restrittive perchè si vuole evitare che i consumatori possano avere delle reazioni allergiche nel caso non conservino correttamente il cosmetico.
Pertanto se avete una crema che state utilizzando da 8 mesi, e la sua durata era di 6 mesi, potete continuare ad utilizzarla tranquillamente senza che vi succeda niente a meno che non si abbia conservato in maniera corretta la crema in questione.
Solitamente le creme devono essere conservate al buio e lontano da fonti di calore, è meglio non mettere la crema sul calorifero del bagno, non si farà altro che velocizzarne il processo di invecchiamento.
Leggere l’INCI è importante perchè ci fa capire se una crema contiene prodotti biologici, oppure se contiene prodotti a cui siamo allergici. Molte persone stanno sviluppando allergie ai derivati del petrolio come lanolina e paraffine perchè questi componenti possono sensibilizzare la nostra pelle e dare sfogo a rush cutanei. Sarebbe il colmo dovre acquistare una crema che si presuppone ci debba proteggere dagli agenti esterni mentre invece è proprio lei la causa della nostra pelle arrossata!
Alla prossima!

Dabisly


Fiori di Bach per il cambio di stagione

Ciao a tutti,

prima di inziare a descrivervi tutti i 38 rimedi di Bach, vorrei parlarvi di una miscela di fiori che ho usato per "risvegliarmi" all'arrivo della primavera.

Come sempre, quando arriva la primavera ci sentiamo stanchi fin dal primo mattino, con poca voglia di lavorare e alquanto inerti. Cosi' ho pensato di provare una miscela di fiori in modo da poter affrontare questo cambio di stagione.

I fiori che ho usato sono stati: Crab Apple, Hornbeam o Olive ed Elm.

Nel mio caso avevo usato Olive al posto di Hornbeam, ma per i motivi che ora vi spieghero' Hornbeam puo' essere sostituito da Olive.


fonte Google

 Crab Apple viene dato alle persone che non si accettano, viene molto spesso usato quando si vuole perdere peso, o piu' generalmente quando ci si vuole purificare. In primavera ci si vuole purificare dalla tossine accumulate durante l'inverno e quindi questo fiore puo' fare al caso nostro.








fonte Google

Hornbeam si usa quando si prova una immensa stanchezza prima di un intenso sforzo fisico o psicologico, ad esempio ci si sente stremati prima di affrontare un esame o un colloquio di lavoro. Spesso viene usato quando ci si sente molto stanchi al mattino prima di inziare una giornata di lavoro.










fonte Google


Mentre Olive viene usato nel caso in cui si percepisca enorme stanchezza dopo avere fatto un grande sforzo fisico o psicologico. Olive e' utile nel restaurare le energie dopo averle utilizzate in qualsiasi attivita' che riteniamo impegnativa.










fonte Google


Infine Elm e' un rimedio molto apprezzato quando si sta svolgendo un'attivita' molto stressante in cui si avvertono dei momenti in cui si percepisce che qualcosa non va, come un ingranaggio rotto, e ci si fa prendere dallo sconforto. Elm aiuta a superare questi momenti di sconforto dandoci una nuova spinta verso una pronta soluzione.








Nel mio caso questi tre fiori sono stati efficaci, li ho presi per 3 settimane e mi sono serviti per ridarmi quella energia che sembra scomparire proprio durante il cambio di stagione.

Tuttavia l'uso dei fiori di Bach e' molto personale varia da stato d'animo a stato d'animo, pertanto la miscela deve essere modificata in base alla nostra personalita'. E' molto probabile che questa miscela non porti alcun effetto su alcuni di noi e quindi sara' necessario usare una composizione diversa. Ma questo e' un altro capitolo che affronteremo piu' avanti nel nostro viaggio con i fiori di Bach.

A presto!

Dabisly

domenica 3 aprile 2011

Brufoletti qualche rimedio :)

Ciao a tutti!
Oggi vi vorrei descrivere due rimedi veloci da farsi in casa nel caso in cui spunti qualche brufoletto incattivito. Vi avevo già parlato dell'applicazione dell'olio di Tea Tree, alcuni preferiscono applicarlo puro altri preferiscono una formulazione. Sinceramente io non mi schiero per nessuna delle due scuole di pensiero, ma vorrei precisare che se avete la pelle sensibile è preferibile non applicare questo olio in forma pura in quanto può irritare la pelle, mentre se avete la pelle normale-mista è bene applicarlo localmente anche puro.
Avevo trovato una formulazione molto comoda contente Tea Tree, si chiama Tea Tree blemish gel di Body Shop. In internet potrete trovare un sacco di recensioni, personalmente posso dire che funziona davvero e mi sono trovata benissimo. E’ proprio uno di quei prodotti che ricomprerei.
Ora vi descrivo le due ricettine semplici semplici che potrete farvi a casa vostra. La prima è una maschera all’acido acetil salicilico recuperata dal video di Michelle Phan, e l’altro un semplice scrub.
Vediamo la ricetta della maschera:
1 bustina o una compressa non rivestita di aspirina (non tachipirina)
1 cucchiaio d’acqua
1 cucchiaio di miele
Prendete la bustina di aspirina e versatela in una bacinella e aggiungete l’acqua, mescolate in modo da fare scogliere un po’ l’aspirina e aggiungete il miele. Preparato l’impasto e applicatelo sul viso con una batuffolo di cotone. Lasciate agire per 5-7 minuti e lavate via.
Lo scrub al limone è semplicissimo da fare, basta un cucchiaino di zucchero e un cucchiaio di succo di limone, mescolate e applicate… il gioco è fatto.
La maschera all’acido acetil salicilico potrà sembrarvi un po’ esotica, ma dobbiamo tenere in mente che questo acido è la base di molte creme e gel anti imperfezioni che troviamo sul mercato. La comune aspirina ha proprietà esfolianti e anti infiammatorie pertanto è un ottimo rimedio per quando dobbiamo “sgonfiare” le parti arrossate dei brufoli. Siccome la concentrazione di aspirina in questa maschera è molto elevata il tempo di posa non deve essere eccessivo, per questo 5 minuti sono più che sufficienti. Le creme che si trovano in commercio hanno concentrazioni di principio attivo inferiore e quindi possono essere applicate per tutta la notte.
Il secondo lato positivo di questa maschera è il miele. Infatti se con l’aspirina esfoliamo la parte superficiale della pelle, sarà più facile veicolare in profondità i principi attivi del miele che servono a nutrirla.
Il risultato sarà un pelle liscia e luminosa!
Consiglierei di utilizzare questa maschera solo di sera e di evitare di esporsi al sole immediatamente dopo in quanto potrebbero avvenire reazioni di fotosensibilità, quindi arrossamenti dovute a zone sensibilizzate.
A presto!!! Fatemi sapere le vostre opinioni!
Ciao
Dabisly
 
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